ABBIAMO ANCHE RACCOLTO INFORMAZIONI SUL MOVIMENTO
COMMERCIALE DEL PORTO PRIMA DELLA II GUERRA MONDIALE (per i dettagli si
rimanda alla sezione
approfondimenti)
IN PARTICOLARE ABBIAMO RILEVATO CHE: ·
Obiettivo dell’offensiva
nemica fu non solo Cagliari ma altre aree ritenute strategiche: le zone
portuali di Olbia, Porto Torres,
Alghero, Arbatax, Carloforte, San Antioco; gli aeroporti di Monserrato, Villacidro, Elmas, Decimomannu, Milis, Borore, Olbia-Venafiorita,
Alghero-Fertilia e altri centri con un qualche interesse militare, quali
la stazione di Sassari, gli snodi ferroviari di Chilivani, Macomer,
Paulilatino, Golfo Aranci e alcuni centri del bacino minerario. ·
La riparazione dei danni alle
opere portuali avrebbe comportato una spesa di circa due miliardi. ·
Nei porti di Cagliari, Porto Torres ed
Olbia erano state affondate, fra il 1940 ed il 1945, 84 navi per
complessive 62.600 tonnellate di stazza lorda. Nella sezione approfondimenti
anche
un breve cenno sulla Torre Aragonese
RICORDI DOLOROSI… Quel giorno varie fonti raccontano che ci furono
dei falsi allarmi del coprifuoco e i camion del porto fuggirono. Ecco quanto riporta l’op.cit. a pag.206: «… Adesso resta difficile da stabilire se poi
quei camion ritornarono alla base con i resti del loro carico, perché Porto Torres subì davvero un
tremendo attacco aereo…” Per informazioni sull’episodio si rimanda alla sezione approfondimenti.
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