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 Presentato il nuovo corto del liceo

Liceo Cinemamgp ha scritto: "Oggi qualcuno morirà è il titolo del cortometraggio realizzato quest’anno dagli studenti del Progetto Cinema.

E’ stato presentato in anteprima agli allievi del liceo nell’Auditorium della scuola alla presenza del Capo di Istituto Rosanna Arru.

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La locandina è stata disegnata da Luca Maiorani (5A)



Una recensione del corto:

Giocare al gatto con il topo… ma chi è il gatto e chi il topo, non si sa.

In un labirinto alla Borges, dove le suggestioni visive in bilico tra horror e thriller vengono esaltate dall’espressività della musica, si muovono i due protagonisti.

Una femme en rouge – che avrebbe potuto giustificare un titolo alternativo, alla Kieslowski , tipo “breve film rosso” (e so che a questo proposito c’è stato un ampio dibattito)- e un dark guy dal fascino vagamente manga, intrattengono una strana relazione dalle possibili implicazioni eros/thanatos.

Il mondo di comparse (incluso un cane) che fugacemente ruotano intorno ai due protagonisti viene presentato con un trattamento che crea quel sufficiente straniamento (sguardo decentrato, montaggio rapido e riprese “a caduta”) che è lo specchio dell’animo turbato e conturbante dei due personaggi.

La necessità di non dire troppo di questo corto, anche se gli “addetti ai lavori” (frequentatori di alcuni generi letterari e fumettistici) intuirebbero facilmente il finale, è dettata dal fatto che appartiene in gran parte anche al giallo. C’è una “storia” che si sviluppa in modo chiaro e che si risolve in maniera efficace nello spazio di sette minuti.

In questi sette minuti lo spettatore cerca di mettere insieme i frammenti di un mosaico fatto di dettagli (mani, piedi, scorci) e ambienti, all’interno di un discorso proposto come reale, quindi ancora più interessante e intrigante.

Tra i corti prodotti all’interno del Progetto Cinema del Liceo, questo è girato per la prima volta in esterni, in una zona di Porto Torres incredibilmente adatta a fare da scenario.
La trama è basata sul racconto “La caccia” di Salvatore Busia (protagonista del corto), ma la sua elaborazione è frutto del lavoro collettivo dei 19 studenti che hanno frequentato il laboratorio e riflette un gusto giovanile che si è andato sviluppando negli ultimi anni, tristemente incoraggiato da certa truce cronaca nera dai risvolti satanisti.
Ma, come sosteneva Oscar Wilde, nell’arte conta la forma, non il contenuto.

Certe immagini creano un senso di disagio che è quasi anticamera di angoscia, o comunque di leggero disgusto, apprensione, ansia, senza però mai sconfinare nell’esagerazione del gore.
Decisamente convincente la “recitazione” di Francesca Tecleme, co-protagonista, nei cui sguardi inquietanti perfettamente allineati in espressivi campo/controcampo troviamo alcuni tra i momenti più apprezzabili del corto.

Con la regia di Samuel F.Usai (la Camera Chiara) e la supervisione di Susy del Priore, il laboratorio di produzione cortometraggi anche quest’anno ha dato i suoi frutti, dal gusto squisitamente agrodolce.

Maria Grazia Pichereddu

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