Campagna Onu contro la violenza alle donne
Data:
Argomento: Educazione alla Pace


Da dodici anni il 25 novembre è la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Si tratta di un importante tema su cui riflettere insieme, ragazzi e ragazze, un punto sul quale tenere desta l’attenzione visti gli spaventosi dati del nostro paese.


La Gioconda con l'occhio nero: immagine della campagna Onu contro la violenza alle donne


Sono 113 le donne uccise dall’inizio dell’anno in Italia, 73 per mano del proprio compagno. La prima causa di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni non è il cancro ma la violenza domestica. Mariti, compagni, padri , fratelli che si trasformano in carnefici e aguzzini, una donna uccisa ogni due giorni e mezzo.

Non dovete pensare che la cosa non ci riguardi tutti, non si tratta di un’emergenza degli ultimi anni ma di qualcosa di inquietante che ci tocca da molto vicino. Nessuno può sentirsi sicuro, a volte basta incrociare lo sconosciuto sbagliato per strada, non voler vedere segnali chiari che l’uomo che hai scelto non va bene. E’ una violenza strutturata nella nostra cultura che si esprime nella società e nelle relazioni intime, ha a che fare con la disparità tra uomini e donne ma anche con la costruzione delle identità di genere, gli stereotipi sessisti, la rappresentazione delle donne come corpi di cui poter disporre.

E’ importante discutere e parlare con i vostri compagni, in classe, con i vostri insegnanti, è importante essere consapevoli dei meccanismi che portano a questa strage silenziosa.

Tutte le volte che voi ragazze pensate “meglio un uomo così che da sola” sbagliate perché non vi date la possibilità di scoprire che voi bastate a voi stesse; ogni volta che voi ragazzi pensate che le vostre compagne sono vostra proprietà e vi devono obbedienza e sottomissione sbagliate, perché nessun essere umano può possederne un altro, e tutti siamo uguali in questa comunità di destino.

Questa settimana, in molti dei vostri paesi ci sono dibattiti e riflessioni su questo argomento, partecipate, quando possibile , la violenza trova terreno fertile in una mentalità culturale di sopraffazione nella subalternità e nell’indifferenza. è un cemento che immobilizza il domani, che preclude ogni incontro e soffoca la vita. Discutere serve anche a capire come lottare, a spiegare alle donne che serve denunciare e a pretendere da chi fa le leggi che ne servono di buone e di migliori. Quelle che esistono talvolta sono efficaci in astratto e inutili in concreto. Serve sostegno sociale ed economico, educazione e protezione, perché il contrasto alle forme di violenza non si può fare a parole.
Occorre una coscienza nuova per fermare questa strage, parlare e confrontarsi serve sempre e comunque …voi siete il futuro , voi potete cambiare le cose.



IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof.ssa Giovanna Contini









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