(passa sopra le righe con il mouse per la traduzione delle citazioni latine)
Giuseppe Bruno
Una Lectio Magistralis (pag.2/3)
" Il Sistema Preventivo di S. Giovanni Bosco."
Qualcuno lo conoscerà almeno di nome questo santo dell'800. Egli, appena ordinato sacerdote, era andato con un suo
confratello a visitare le carceri di Torino; in esse, con sua dolorosa sorpresa, aveva incontrato tanti ragazzi e
giovani finiti lì dentro perché nessuno si era interessato della loro formazione, lasciandoli allo sbando che li aveva
portati alla delinquenza. Da quella visita alle carceri un proposito: cercare e avvicinare i ragazzi nelle strade,
portarli via da esse per insegnare loro un mestiere perché non cadessero preda del vizio e della criminalità. Da questa
intuizione sono nate le scuole professionali di arti e mestieri, e cosa che non molti sanno, anche il primo contratto
di lavoro per i ragazzi, stipulato proprio da don Bosco. In un secondo momento, don Bosco pensò anche alle scuole
classiche - io le ho frequentate - per coloro che nutrivano maggiori ambizioni ed attendevano che qualcuno offrisse
loro un'opportunità.
Non è un'omelia quella che vi sto proponendo: d'altra parte, direbbe il Manzoni: ...il predicatore in casa! Non l'hanno
che i principi. Ci tengo a citare almeno una volta, potrebbe non essere l'unica, anche il mio autore preferito
della letteratura italiana, altrimenti si potrebbe pensare che abbia insegnato solo ed esclusivamente il latino.
Ritorno a don Bosco: aveva capito questo santo che era molto difficile, se non impossibile, recuperare quelli
che si trovavano dentro il carcere, e che, invece si poteva e doveva agire preventivamente perché non ci andassero
a finire i ragazzi.
Tale sua intuizione, che lo stesso santo ha provveduto a mettere in un brevissimo scritto per i suoi confratelli
salesiani, io l'ho studiata e l'ho approfondita personalmente per farne uso, mutatis mutandis, nell'esperienza che la
mia situazione esistenziale mi ha riservato.
Infatti, si licet parva componere magnis, devo dire che io ho cercato - senza i risultati che speravo, purtroppo -
di mettere in pratica questo sistema preventivo anche nel mio incontro quotidiano con gli studenti, facendomi guidare
da alcuni concetti che stanno alla base di esso. Li ho letti - come ho detto - ed ho cercato di farli miei, con
alterne fortune.
Ne cito due: non dovete soltanto voler bene ai ragazzi con i quali lavorate ma dovete fare in modo che
essi si accorgano che sono voluti bene da voi educatori-insegnanti. Ed ancora : se i ragazzi si avvedono di essere
seguiti dall'educatore in quelle cose che loro piacciono, poi essi stessi seguiranno l'educatore-amico anche nelle cose
che piacciono meno. E tra le attività che meno piacciono ai ragazzi - almeno per la maggioranza – dobbiamo sicuramente
annoverare lo studio.
Sono due semplici frasi, espresse in un linguaggio ottocentesco, che non mi soffermo a commentare, altrimenti i
minuti aumenterebbero a dismisura.
Voglio ricordare soltanto che i cardini sui quali si basa il sistema preventivo, secondo don Bosco, sono: Ragione, Religione,
Amorevolezza; soprattutto quest'ultimo termine meriterebbe una riflessione
adeguata, ma per il motivo ricordato, soprassediamo: ed è proprio l'amorevolezza ciò che maggiormente mi ha guidato
nella mia attività di educatore insegnante.
All'idea che promana da tutto il sistema preventivo proposto da questo santo educatore, ho creduto allora e ci
credo tuttora, ed è per questo che ho provato ad agire di conseguenza.
Oggi, a conclusione del mio lavoro - nel senso di labor latino, cioè fatica - nella scuola, non me la sento di
concludere come quel cittadino romano che aveva istruito
cum labore il suo pappagallo a salutare perché l'imperatore Augusto lo sentisse e lo acquistasse a suon di sesterzi;
ma visto poi che non era riuscito nell'impresa di procurarsi quel lauto guadagno aveva detto: operam et impensam perii;
infatti se concludessi alla stessa maniera sarebbe come dichiarare il fallimento totale: effettivamente così non è stato;
qualche risultato l'ho raggiunto, almeno un poco di quel tanto che, illusoriamente, mi ero prefisso; per questo, citando
Virgilio, che pare sia qui assieme a noi, mi accontento anche di aver accompagnato e formato rari nantes in gurgite vasto:
tale affermazione è certamente ad hoc per gli esiti della mia esperienza scolastica; il mio rammarico è che siano stati
troppo rari questi nantes che si sono salvati dalla tempesta, ma questo mare che è la scuola è veramente troppo vasto e
sta divenendo sempre più tempestoso.
Quello che ho ottenuto comunque, molto o poco che sia, probabilmente lo devo al sistema preventivo di don Bosco che
afferma: fate in modo che i ragazzi sappiano che voi siete con loro per aiutarli a crescere ed essi saranno con voi.
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